Appuntamento nel Salotto di Strade di Siena con Iader Fabbri
Silvia Livoni
Quale routine alimentare adottate quando decidete di uscire per un tour in bici o una camminata impegnativa o una passeggiata a cavallo?
Noi abbiamo scoperto quanto l’alimentazione possa incidere su come ci sentiremo durante l’attività fisica, non solo per risultati agonistici e performance ma per un benessere fisico che ci porterà a desiderare di tornare in sella o indossare al più presto le scarpette da trekking.
Nel nostro salotto abbiamo invitato Iader Fabbri che di sport e ci alimentazione ne ha fatto una professione e che ci racconta come prepararci e come gestire le nostre uscite ma anche l’importanza di gratificare il palato scoprendo i sapori locali.
Con Iader abbiamo condiviso le nostre domande legate alla bicicletta ma non abbiamo resistito a chiedere anche consigli sulle sane e buone abitudini da applicare.
Se avete una routine alimentare che vi gratifica durante le vostre uscite o se al contrario vi trovate sempre scarichi e in difficoltà a raggiungere l’obiettivo scriveteci info@stradedisiena.it
SdS: TI ricordi la tua prima bicicletta?
Iader Fabbri: Una Ortelli che mio padre mi regalò all’età di 6 anni anche se non ne avevo voglia e preferivo andare a cavallo, ma a 14 anni ho cominciato a correre e gareggiare.
SdS: Che tipo di ciclista sei?
Iader Fabbri: Una volta ero un ciclista agonista oggi un nutrizionista che pedala cercando di tenere sotto controllo il proprio agonismo insito nel DNA e trasformandolo in qualcosa di più piacevole. Unisco la passione per pedalare all’amore per il territorio, per la compagnia, il buon cibo, la mia divulgazione scientifica.
SdS: Andare in bicicletta per te è?
Iader Fabbri: Allenamento anche se con le nuove bici gravel è diventato anche un mezzo di trasporto per spostarmi da un luogo all’altro e le Strade di Siena con la gravel diventano una destinazione ideale.
SdS: Solitamente pedali solo, in coppia o con amici?
Iader Fabbri: Mi piace molto pedalare con la squadra che ho creato con amici ex agonisti e con un gruppo che abbiamo formato chiamato ‘misto fritto’ ad indicare che chiunque può partecipare. Organizziamo uscite in bici in diverse parti d’Italia e chiunque è benvenuto con la sola velleità di stare insieme, di fare bei percorsi ed aspettandosi tutti.
SdS: Che itinerari hai già pedalato nella provincia senese e che percorsi vorresti scoprire?
Iader Fabbri: Per più edizioni ho fatto Strade Bianche, e anche quest’anno ho pedalato sul percorso dell’Eroica partendo dalla Romagna per un coast to coast. Sto organizzando un tour che unisca alla bicicletta diversi aspetti del territorio e della buona tavola.
SdS: Hai una routine quando esci in bici?
Iader Fabbri: Nel giro del sabato che organizzo insieme al mio gruppo che prevede tre quattro ore pretendo sempre la sosta in pasticceria. Un must che rende tutto più piacevole ed un modo per avere motivazioni ed abitudini legate al giro in bici.
SdS: Cibi e vini abbinati alla bicicletta?
Iader Fabbri: Sicuramente sì perché con l’attività fisica svolta in bicicletta si utilizzano zuccheri. Possiamo concederci qualcosa di più visto che durante la pedalata svuotiamo il nostro glicogeno muscolare ed epatico avendo così la possibilità di rifornire le nostre scorte con l’obiettivo di divertirci.
SdS: Quali sensazioni ed emozioni caratterizzano le tue uscite in bici?
Iader Fabbri: Quando riesco a ricavarmi il tempo per andare in bici il grande vantaggio è riuscire a staccare la mente, un po’ come una meditazione, all’inizio alcune cose passano dalla testa ma la pratica è ritornare sul respiro. In bici è la stessa cosa ci si concentra sullo sforzo, sul respiro, evitando di concentrarti sulla frenesia di tutti i giorni.
SdS: Strade di Siena è la destinazione per chi ama la bicicletta, per chi cammina e chi va a cavallo, ci sono regole alimentari comuni a tutti gli sport o meglio differenziare per tipologia di sforzo?
Iader Fabbri: Esiste una regola per tutti: se facciamo uno sforzo che va dall’ora e mezzo o due ore di bici o trekking diciamo che grandi necessità alimentari ed energetiche non ne abbiamo, se questa attività fisica si protrae più a lungo anche se con sforzo mediamente intenso in realtà, passate le due ore, andiamo ad intaccare il nostro glicogeno muscolare ed epatico. Questo detta una regolina alimentare ossia dobbiamo ricordarci di mangiare a intervalli regolari; quindi, se sappiamo che facciamo attività fisiche superiori ci possiamo concedere qualcosa di buono che può gratificarci anche al palato.
SdS: Tu nasci come sportivo e come ciclista e segui tantissimi professionisti in diverse discipline, quale è la proporzione tra alimentazione e allenamento nel successo di una gara ma anche di un’uscita in bici in uno dei nostri itinerari?
Iader Fabbri: Per mia esperienza sul campo con molti atleti legati all’endurance ma non solo, seguendo campioni olimpici e del mondo, in ordine di importanza ho sempre considerato al primo posto il riposo intendendo la qualità del sonno ed il recupero di un atleta tra una sessione e l’altra, al secondo posto sul podio l’alimentazione e queste prime sono fondamentali e prioritarie rispetto al terzo posto che è l’allenamento.
Un amatore prima pensa a come allenarsi, in realtà dovrebbe pensare a come nutrirsi che è completamente diverso da come alimentarsi o mangiare. Quindi in un’uscita in bici nel territorio senese l’alimentazione deve ‘farla da padrona’. Per le strade bianche in versione race ci sono soluzione tecnologiche, ma chi lo fa per passione potrà concedersi l’altissima qualità dei prodotti del territorio.
SdS: Puoi immaginare un’alimentazione equilibrata adatta alle nostre attività outdoor con la cucina toscana? Panforte, ribollita, pici e Brunello possono essere inseriti nell’alimentazione di un viaggiatore attivo e sportivo?
Iader Fabbri: Certamente si, quando si parla di equilibrio si parla del mio metodo per mantenere l’indice glicemico stabile. Essendo romagnolo nel mio metodo alimentare esistono i jolly e sono i cibi d’eccellenza del territorio che in Italia dobbiamo goderci, gli sportivi possono concederseli di più rispetto una persona sedentaria. Nel mio metodo insegno a come fare, non si deve demonizzare nulla, possiamo usare tutto ma dobbiamo imparare a gestire determinati cibi e gli abbinamenti, in questo caso come concedersi le specialità senesi fa proprio parte del mio metodo.
SdS: Il tuo ultimo libro si intitola Ricette vegane e vegetariane anche per onnivori, cos’è e perché è così importante?
Iader Fabbri: Sono ricette vegane e vegetariane per onnivori. Nei miei libri applico principi scientifici appresi tanti anni fa con pratiche applicabili per chi si rivolge a me. Gli aspetti su cui punto riguardano certamente la strategia migliore per ottenere la propria performance, i propri obiettivi, ma molto più importante per fare la reale prevenzione primaria e aumentare la longevità di ognuno di noi.
Iader Fabbri, romagnolo DOC ed ex atleta, è biologo nutrizionista e divulgatore scientifico. Ha conseguito numerosi master e lauree su nutrizione e salute. Appassionato di comunicazione, attraverso i suoi canali digitali pubblica quotidianamente contenuti video utili su alimentazione e benessere.
Collabora con numerose testate giornalistiche e televisive, per le quali tiene sue rubriche settimanali, e con diversi brand per lo sviluppo di alimenti innovativi in linea con la sua filosofia.
Tra i suoi clienti e testimonial figurano uomini e donne di successo dell’imprenditoria e dello spettacolo, ma anche sportivi campioni olimpici e del mondo, le nazionali di ciclismo e molti calciatori di Serie A.
Collabora con alcune università̀ italiane nella ricerca sul campo con atleti, e alle esperienze nel mondo dello sport deve la sua attitudine pragmatica e l’elasticità̀ nel trovare soluzioni concrete alla portata di tutti.
Con Mondadori ha pubblicato i best seller. L’indice di equilibrio (2018) e Ricette in equilibrio (2021).