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Il grand Tour del Chianti tra storia e natura

L’antica tradizione vinicola ha reso le Colline del Chianti tra le aree della Toscana più apprezzate dai visitatori. Dalle preziose vigne di questa terra nasce uno dei vini italiani più famosi nel mondo, etichettato con fierezza con il marchio DOCG.
Questo Gran Tour – lungo 106 km, con un dislivello apprezzabile di 1931m e il valico del Monteluco – è un’emozionante pedalata tra paesaggi e borghi caratteristici, alla scoperta della cultura enologica che qui si tramanda di generazione in generazione.

Il luogo di partenza – e infine di arrivo – è Castelnuovo Berardenga, località pittoresca, dove si conservano ancora le tecniche originali di produzione e conservazione del vino. Tappa dopo tappa, il percorso cicloturistico attraversa borghi del Chianti senese immersi nella natura e nella storia. Siamo nel cuore di un territorio unico, custode dello stile di vita toscano più autentico.

Dalle scenografiche stradine in pietra di Castellina in Chianti si può godere dei panorami mozzafiato che regalano le dolci colline. L’escursione in bici prosegue quindi tra campi di girasole, poderi, vigneti e cantine. Si passa per i territori di Radda in Chianti – capitale del Chianti “storico” – e Gaiole in Chianti, dov’è possibile ammirare spettacolari borghi medievali, ordinati vigneti e preziosi uliveti.

Un Gran Tour che si svolge interamente lungo buone strade a basso traffico veicolare, da vivere pertanto esaltando l’equilibrio tra relax ed entusiasmo, tra visioni e sapori, in una terra dove il tempo sembra che si sia fermato.

Aree Attraversate

Una campagna, quella chiantigiana, diventata icona stessa di un paesaggio quasi ideale: alternarsi di colline fitte di boschi, di ordinati filari di vigne, di pennellate argentee di olivete. Nel replicarsi del disegno occhieggiano, alla sommità dei colli, i “poderi”, casolari con logge e piccionaie, e serpeggiano sterrati definiti da muretti e svettanti cipressi. Imponenti ville, castelli, badie e pievi, piccoli paesi animati da secoli di genti che hanno vissuto e fatto questi luoghi.

Questo paesaggio, conosciuto e riconosciuto nel mondo, dal medioevo ad oggi l’ha disegnato l’uomo con il sudore, il lavoro e l’amore, creando un luogo a misura dei propri bisogni, senza spremere o sfruttare la terra ma assecondandone la generosità e raffinando, con perizia e ingegno, la produzione dei suoi frutti più preziosi: l’uva e l’oliva.

Ne nascono vini robusti dal sapore rotondo e intenso e un olio saporito e asprigno che esaltano i sapidi piatti di una cucina ancora ricca di prodotti dell’orto, del cortile e della caccia, come da sempre nella tradizione contadina che era, ed è, artefice di una cultura radicata in questa terra, ancora riconoscibile e unica.