La Via Mariana – Itinerario

LA CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA
La facciata della Cattedrale fu realizzata, nella sua parte inferiore, dal maestro Giovanni Pisano tra il 1284 e il 1297. Le sue sculture costituiscono un vero e proprio ciclo statuario monumentale, che risponde ad un concetto unitario e ad un programma iconografico preciso, volto all’esaltazione e alla glorificazione della Vergine: i personaggi rappresentati sono Profeti, Patriarchi, Sibille e Filosofi, tutte figure cioè che annunciarono in tempi remoti la venuta della Madonna e la sua divina maternità. Per ragioni conservative, nel corso del XIX e del XX secolo le sculture originali sono state sostituite da copie e si trovano attualmente esposte nel Museo dell’Opera della Metropolitana.

SPEDALE DI SANTA MARIA DELLA SCALA – CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Questo è il luogo in cui la fede e la carità del Vangelo si esprimevano concretamente nel servizio ai pellegrini, agli ammalati e agli orfani, anch’esso intitolato alla Vergine. Posto davanti alla Cattedrale, dal XII secolo porta l’appellativo “della Scala”, proprio in ragione della sua collocazione di fronte alla gradinata della chiesa principale della città. Attestato già nel secolo XI, venne istituito dai canonici del Duomo di Siena e fu uno dei più antichi ospedali europei e dei primi xenodochi per l’accoglienza dei viandanti. Oggi, esaurite le sue funzioni sanitarie, è uno dei più importanti poli culturali della città, che si snoda in uno spazio vastissimo in cui è possibile ripercorrere una storia millenaria.

COLLEGIATA DI SANTA MARIA IN PROVENZANO
Luogo cardine del culto mariano è l’Insigne Collegiata di Santa Maria in Provenzano, una delle chiese più care ai senesi, santuario seicentesco innalzato per custodire la veneratissima scultura a mezzo busto in terracotta della Beata Vergine Maria, tuttora posta al di sopra dell’altare maggiore. Originariamente collocata in un tabernacolo all’aperto, lungo una via del quartiere di Provenzano, già nel corso del Cinquecento cominciarono ad essere attribuiti alla sacra immagine episodi miracolosi, il primo dei quali incominciò con una ‘disgrazia’: nel periodo in cui Siena era sotto il dominio spagnolo un soldato ubriaco sparò un colpo di archibugio contro l’immagine sacra, facendone rimanere intatti il volto e la testa, mentre l’arma scoppiò in faccia al soldato che morì sul colpo. Subito dopo l’episodio, l’immagine venne definita prodigiosa e i credenti cominciarono a giungere da ogni parte della città e della campagna senese per ricevere le grazie della Vergine.

BASILICA DEI SERVI DI MARIA
Edificata a partire dal XIII secolo, la Basilica dei Servi di Maria è particolarmente cara ai senesi, per la devozione mariana che accomuna l’Ordine dei Servi e la stessa città di Siena. Tale Ordine fu fondato da sette Santi fiorentini che, dopo aver lasciato i loro beni e le loro famiglie, si ritirarono sul monte Senario, lontani da Firenze, per dedicarsi completamente alla preghiera e alla penitenza. Il loro esempio fu contagioso, tanto che il modello di vita dei Serviti iniziò a diffondersi, giungendo anche a Siena nel 1250. Qui fu subito ben accolto: oltre alla vicinanza geografica con Firenze, luogo di fondazione, l’approdo fu naturale per il forte legame che la città ha sempre avuto con la Vergine. Una delle principali regole dell’Ordine stabiliva la dedicazione di ogni chiesa a Maria, ad eccezione di impedimenti particolari; nel caso senese la costruzione dell’edificio sacro nel luogo della più antica chiesa di San Clemente prevedeva di non dover sottostare a tale regola, ma i Serviti vollero comunque intitolarlo a Maria, lasciando il nome di San Clemente alla sola parrocchia, per ribadire ancora una volta la centralità della figura della Vergine.

PALAZZO PUBBLICO – LA MAESTA’ DI SIMONE MARTINI
Per comprendere appieno la profondità della devozione mariana dei cittadini senesi, oltre ai luoghi di culto, non possiamo fare a meno di soffermarci sull’altra “domus Virginis”: il Palazzo Pubblico, sede del Comune. Al suo interno è possibile ammirare un’opera considerata uno dei massimi capolavori della pittura gotica europea, per i profondi significati civici e religiosi che comunica e per la straordinaria novità del suo linguaggio formale, la Maestà di Simone Martini.

La grandezza di Simone Martini, esecutore materiale dell’affresco, fu quella di riuscire a tradurre gli intenti della committenza con un linguaggio assolutamente innovativo, funzionale al messaggio che l’opera vuole esprimere. La Madonna non è più l’icona di ascendenza bizantina della tavola di Duccio, ancora vagamente rigida e distante, ma la ‘Mater’ più dolce e umana che i senesi avessero mai visto.

Il Percorso

  • Lunghezza: 5,10 km
  • Elevazione minima: 251 m
  • Elevazione massima: 331 m
  • Tipologia manto stradale: misto (asfalto, lastricato)