L’Arbia colorata di rosso – Itinerario

Iniziamo a pedalare dalla Barriera di San Lorenzo, in discesa, per poi risalire la collina che sovrasta l’attuale Stazione ferroviaria e la linea ferrata e percorrere la strada che attraversa tutto il quartiere di Scacciapensieri. Una sosta è d’obbligo alla Basilica dell’Osservanza da cui si può godere dello spettacolo grandioso sulla città che si distende davanti a noi. Siamo sul colle della Capriola, e qui, affiancata al convento, sorge quella che è, forse, la chiesa più importante e densa di storia tra quelle che troviamo fuori dalle mura cittadine.

Raggiunta la Provinciale Chiantigiana, si prosegue a sinistra pedalando sempre lungo un tracciato che non conosce pianura e che dopo aver superato le località di Ponte a Bozzone e San Giovanni arriva a Pianella. Qui, subito dopo il ponte sul fiume Arbia, dobbiamo seguire le indicazioni per Monteaperti, lungo la SP 62 che prende a salire per circa un chilometro.
Stiamo pedalando lungo il territorio di crinale che separa il Chianti dalle Crete, una sorta di “terra di mezzo” pronta a esaltare il dna chiantigiano, fatto dall’alternanza di zone boschive e moderne coltivazioni, di borghi aggrappati alle colline, di rocche e castelli, e quello delle Crete, terra di vuoti infiniti, balze, sparute lingue di verde, isolate abitazioni che sembrano immerse in un nulla che agita l’anima per la sua aspra bellezza.

Superata la località San Piero in Barca e le deviazioni che sulla nostra sinistra portano a Castelnuovo Berardenga, continuiamo a pedalare sempre lungo un tracciato mosso, ma mai particolarmente impegnativo. Giungiamo così alla frazione di Monteaperti.
Gli ultimi chilometri dell’itinerario toccano in rapida successione i centri di Casetta, Arbia dove fa bella mostra di sé una colonna segnaletica leopoldina del 1840, detta anche lorenese da Leopoldo II di Lorena, Taverne d’Arbia e Ruffolo.

Il Percorso