Madonna del Romitorio – Orgia

In un luogo incantato, in mezzo ad un fitto bosco di castagni, rinfrescato anche da una vena d’acqua che sgorga poco distante, è presente un piccolo “Romitorio” dedicato alla “Natività di Maria” dove fino a pochi anni fa veniva custodita la “Madonna Consolatrice degli Afflitti” o più comunemente chiamata la “Madonna del Romitorio”, un’immagine sacra molto venerata e ritenuta miracolosa dagli abitanti di questi boschi e vallate.

I boscaioli che venivano da lontano per fare il carbone e vivevano isolati per mesi nei boschi si rivolgevano alla “Consolatrice degli afflitti” con la speranza di avere un giorno una vita migliore. Ancora oggi la devozione verso questa Madonna è molto forte per cui per proteggerla da possibili furti o danni si è deciso di farne una copia per il Romitorio e conservare l’originale nella Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo a Orgia.

Anche questo itinerario, con un livello di difficoltà abbastanza contenuto, esce da Siena ad ovest per salire verso le strade di Montalbuccio e Montemaggio da dove, attraverso un paesaggio prevalentamente boschivo discende verso le Volte Basse, Sovicille e Malignano.

Da qui si attraversa un’ampia zona pianeggiante fino ad Orgia dove è situata la Madonna del Romitorio.

Si rientra quindi verso siena, attraverso un piacevole alternarsi di salite e discese, toccando Bagnaia e le Ville di Corsano, per lambire le Crete Senesi che si aprono ad est.

  • In verde sulla mappa sono indicati i luoghi di vario interesse artistico, culturale e religioso.

Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo – Orgia

Per conoscere la storia della Madonna del Romitorio dobbiamo risalire al 1300, anno della fondazione di un Romitorio in mezzo a questi boschi. Fu un proprio un eremita, Fra Cristoforo da Siena, nel 1308 a far dipingere per l’altare del Romitorio, una sacra immagine raffigurante la Madonna con Bambino su una tavola di legno a fondo oro, come si usava nel medioevo.

Questa sacra immagine, ormai molto rovinata, nel 1779 fu scelta per essere portata a Siena ed esposta in Cattedrale in occasione della Domenica in Albis (prima domenica dopo la Pasqua, così detta perché quel giorno i fedeli battezzati durante la veglia pasquale, deponevano l’abito bianco indossato al momento del battesimo). Secondo la tradizione, il sabato seguente gli abitanti di Orgia e dintorni andarono numerosi a riprendersi la loro Madonna, ma al posto della vecchia tavola a fondo oro, trovarono una bella e nuova tela dipinta (quella che oggi è conservata nella Chiesa di San Bartolomeo): l’altra era sparita ma a nessuno importò sapere cosa fosse successo alla vecchia immagine, anzi, tutti se ne ritornarono a Orgia, a piedi, con la nuova Madonna sulle spalle, festanti e ancor più devoti per il dono ricevuto.

Ancora oggi l’8 Settembre si celebrano i festeggiamenti in onore della Madonna del Romitorio, con grande coinvolgimento di tutta la popolazione, che organizza tra le varie attività, anche una processione per riportare la Madonna nel “Suo” Romitorio in mezzo al bosco.

Romitorio

Dal paese di Orgia possiamo prendere una strada che sale e scende tra lecci, querce, castagni del fitto bosco di Montegutolo, fino ad arrivare al Romitorio, dedicato alla Natività di Maria, dove un tempo era conservata la Madonna “Consolatrice degli Afflitti”.

Durante il percorso possiamo trovare ancora testimonianze concrete dell’opera dei boscaioli intenti anche a preservare i castagni, un tempo vero e proprio sostentamento per la gente del luogo: sono presenti infatti dei “seccatoi”, dove venivano custodite ed essiccate le castagne per poi essere lavorate per farne farina.

Il primo eremita ad essere documentato è Fra Cristoforo da Siena, che nel 1308 fece dipingere per l’altare del Romitorio la sacra immagine a fondo oro (realizzata probabilmente da un pittore anonimo di scuola senese) raffigurante la “Madonna con Bambino, detta appunto Madonna del Romitorio.

L’evento più importante della storia del Romitorio avviene nel 1779 quando l’immagine di Maria (ancora il dipinto originale trecentesco su tavola a fondo oro) viene esposta in Cattedrale a Siena per ricevere l’omaggio e la venerazione della città durante la domenica in Albis.

Ma quando il popolo di Orgia andò a riprenderla, non trovò più il vecchio dipinto che per “miracolo” si era trasformato in una nuova tela sempre raffigurante la Madonna col Bambino. I fedeli contenti riportarono il nuovo dipinto al Romitorio, non pensando più alla vecchia tavola trecentesca.

Nel corso dei secoli gli abitanti di questi boschi si sono rivolti alla sacra immagine della Madonna del Romitorio anche in occasione di calamità naturali, come il tremendo terremoto del 24 agosto 1907 che scosse tutta la Montagnola senese o durante il tremendo uragano, il cosiddetto “ventone” , che il 24 agosto 1929 colpì il paese di Orgia e tutto il territorio circostante.

Un ringraziamento particolare a Don Giovanni Soldani che ci ha consentito di visitare la chiesa, il romitorio ed avere le pubblicazioni di riferimento
“Con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana
Testi a cura di Barbara Latini con la gentile collaborazione dell’ Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena. Realizzazione tecnica Vernice Progetti Culturali S.r.l.u.. Itinerari tracciati dal Gruppo ciclistico Val di Merse.

Il Percorso

  • Lunghezza: 49 Km
  • Dislivello: + 737
  • Pendenza massima: 10.5%
  • Tipologia manto stradale: misto (asfalto 37.5 km strada bianca 11.5 km)
  • Tipologia bici consigliata: (Gravel, Cicloturismo, Strada)