Abbazia di Santa Maria di Monte Oliveto Maggiore – Asciano

Questo percorso ci conduce in un luogo magico nelle Crete Senesi, chiamato, all’inizio del Trecento il “deserto di Accona”,  a causa della natura inospitale caratterizzata da calanchi, presenti su quest’altura situata a circa 30 km da Siena. Tuttavia tale “deserto” fu trasformato in un’oasi del silenzio e della contemplazione da Giovanni Tolomei (1272-1348), un nobile senese, molto devoto alla Madonna,  che decise di ritirarsi a vita eremitica in questi luoghi scegliendo il nome di Bernardo.

Oggi Monteoliveto Maggiore è un faro di spiritualità, di bellezza artistica e culturale famoso in tutto il mondo.

Si parte da Siena per dirigersi verso Asciano, al centro delle Crete Senesi, lungo la via Lauretana, una strada asfaltata che corre attraverso paesaggi di rara bellezza, con dislivelli anche impegnativi.

Da Asciano la strada, sempre asfaltata, inizia a salire verso Monte Oliveto Maggiore attraversando la parte più autentica di questi paesaggi quasi lunari. Prima di Monte Oliveto Maggiore merita sicuramente una visita il piccolo villaggio di Chiusure, arroccato su un colle dalla cui sommità si gode di un vista meravigliosa.

Da Monte Oliveto inizia una piacevole discesa verso Buonconvento, centro fortificato situato lungo l’antica Via Francigena, da dove percorrendo sempre la Via Francigena si rientra a Siena, attraverso un lungo tratto di strada bianca tendenzialmente pianeggiante.

  • In verde sulla mappa sono indicati i luoghi di vario interesse artistico, culturale e religioso.

A Monteoliveto Maggiore la devozione alla Vergine è testimoniata non solo dalla dedicazione della chiesa alla Natività di Maria (costruita tra il 1399 e 1417), ma anche dalla presenza all’interno dell’abbazia di opere d’arte a tema mariano.

Sono presenti  la trecentesca  Maestà del Maestro di Monteoliveto (l’opera più antica conservata nel monastero), la grande tela posta sopra l’altare maggiore  raffigurante la Natività della Vergine dipinta da Jacopo Ligozzi su committenza del Granduca nel 1598, e dello stesso autore abbiamo  anche l’Assunzione della Vergine . Sul soffitto della chiesa troviamo un affresco settecentesco raffigurante la Visione della scala d’argento di Ermenegildo Costantini. Inoltre nella volta della cappella di destra abbiamo un bel tondo ad olio raffigurante l’Annunciazione.

Nel  transetto sinistro della chiesa è presente un’opera molto curiosa, un simulacro della SS. Maria Bambina,  modellato in cera da suor  Chiara Isabella Fornari e donato all’Abbazia nel 1775.

L’8 Settembre, festa della Natività di Maria, il simulacro della  SS. Maria Bambina viene portato solennemente in processione intorno all’abbazia.

“Con la compartecipazione del Consiglio regionale della Toscana
Testi a cura di Barbara Latini con la gentile collaborazione dell’ Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Siena. Realizzazione tecnica Vernice Progetti Culturali S.r.l.u.. Itinerari tracciati dal Gruppo ciclistico Val di Merse.

Il Percorso

  • Lunghezza: 79 Km
  • Dislivello: + 1190
  • Pendenza massima: 13.5%
  • Tipologia manto stradale: misto (asfalto 65 km strada bianca 14 km)
  • Tipologia bici consigliata: (Gravel, Cicloturismo, Strada)