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San Casciano Active

Se si chiede ad un abitante di San Casciano dei Bagni quale è il punto più bello del territorio la risposta non è immediata. L’indecisione nasce dall’imbarazzo della scelta. E’ tutta un a questione di panorami, che in questo ultimo lembo di Toscana incastonato nella Valdichiana Senese, alle porte della Val d’Orcia, dell’Umbria e del Lazio, hanno la capacità di cambiare alternando il profilo del Monte Amiata con le distese di vigneti di Chianti, i castelli medievali con il santuario termale romano, la Via Francigena con i profondi calanchi.

Con il progetto San Casciano Active sono stati realizzati 8 percorsi percorribili in bici, a piedi o a cavallo, grazie ai quali il visitatore potrà godere di tutte le bellezze che questa terra magica offre: immergersi nel Monte Cetona tra oliveti e pareti rocciose che profumano di preistoria, pedalare tra le sorgenti termali per poi distendere i muscoli in quelle stesse acque che riempiono ancora le antiche vasche, visitare il borgo di Celle sul Rigo, salire sulla sua torre campanaria e poi cavalcare fino all’antica Via Francigena che solca Ponte a Rigo, attraversare i vigneti di Palazzone, fare una sosta in una delle famose cantine per poi visitare l’imponente castello di Fighine e tornare al borgo di San Casciano dei Bagni.

Su Strade di Siena presentiamo, in particolare, il primo di questi itinerari denominato “Le Sorgenti“, che guida il visitatore alla scoperta delle acque termali che hanno reso famoso nel mondo questo angolo di Toscana.

Aree Attraversate

Quarantadue sorgenti termali, ad una temperatura di 40 gradi, con una portata di 5,5 milioni di acqua al giorno. Sono i numeri di una delle tante peculiarità di San Casciano dei Bagni sotto gli occhi del mondo da sempre: fin dall’epoca romana infatti le terme hanno attirato visitatori e investimenti. Le hanno frequentate un po’ tutti: dall’imperatore Augusto a tanti personaggi famosi.

Ma il territorio di San Casciano Bagni sorprende in ogni suo aspetto, nei castelli di confine come Fighine, nei borghi come Celle Sul Rigo e Palazzone, nelle tradizioni gastronomiche (dai celebri pici che qui hanno la loro patria, al ciaffagnone).

Calanchi e cinghiali, paesaggi mozzafiato e travertino, vino, chianina e olio extravergine di oliva danno il quadro di un territorio di confine intimo, estremo, in un continuo rimescolio di genti, di viaggiatori.