Le sacre particole sono oggi conservate nella cappella Piccolomini nei mesi estivi e nella cappella Martinozzi nei mesi invernali. In quasi trecento anni di storia sono state oggetto di furti, di abbandono dentro una scatola di legno per quasi cinquanta anni, di travasi in contenitori diversi, tutto complicato da due interminabili lavori di risistemazione dell’edificio sacro e da avvenimenti politici e bellici come l’invasione napoleonica e l’Unità d’Italia, che hanno visto la trasformazione del convento e della basilica di San Francesco, passati dai francescani in diverse mani, diventando poi sede del Seminario di Siena. Si tratta davvero di un prodigio straordinario che di fatto venne comunicato al mondo solo nel 1914, con la prima analisi scientifica delle particole. Da allora esse sono state al centro di una devozione che continua oggi ad essere alimentata da molteplici iniziative: l’omaggio delle Contrade; l’ossequio dei bambini della prima Comunione; la solenne processione della festa del Corpus Domini; il Settenario eucaristico di fine settembre; la giornata eucaristica il 17 di ogni mese a ricordo del ritrovamento del 17 agosto 1730.
Ostensorio: suppellettile sacra che ha la funzione di esporre l’ostia consacrata, il Corpo di Cristo, all’adorazione dei fedeli.