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Pedalare sulla pietra serena

Pedalare sulla pietra serena che lastrica le strade del centro storico di Siena sarà un’esperienza unica.

Salite che metteranno alla prova fiato e gambe, uno sforzo piacevole compensato da un susseguirsi di sorprese e dal variare del contesto urbano: vicoli stretti, piccole piazze e aperture di grande respiro su scorci della città fitta di case, costellata di campanili ed orti. Un tracciato nell’arte e nella storia da completare con soste culturali e gourmet.

Partenza vicino alla Fortezza Medicea, dove i senesi passeggiano e fanno sport e, nella bella stagione, si tengono eventi culturali. Dai bastioni si gode un panorama a 360 gradi che, verso nord, va oltre le mura e spazia fino alle colline dei dintorni mentre, dall’altro lato, fronteggia il colle del Terzo di Città, con la mole del Duomo che domina sulle case addossate l’una all’altra, a coprire tutta la superficie di tetti, mattoni, finestre, altane: la percezione di una “pigna” a macchie di colori, senza spazi del vuoto delle strade.

Il percorso, poi, attraversa tutto il centro, non arrivando mai alle Porte e fuori dalla cinta muraria. Oltre a toccare Fonti, sfiorare orti e Basiliche, il tracciato consentirà anche di fermarsi nella magnifica cornice di Piazza del Campo, con la sua forma a conchiglia rosata di mattone su cui si affacciano eleganti Palazzi e svetta la Torre del Mangia, e in Piazza del Duomo dove la policromia dei marmi scintilla al sole nelle giornate serene. Volendo si potrà decidere di dedicare tempo alle opere d’arte entrando, per una visita, dentro chiese e musei.

Irrinunciabili, per chi la prende davvero con calma, o premiandosi per la fatica a fine percorso, una o più soste per un assaggio goloso di prodotti locali.

Un viaggio a pedali, questo nel cuore di Siena, che riempirà gli occhi di bellezza e farà bene, oltre che alle gambe e al corpo, soprattutto all’anima.

Aree Attraversate

Di Siena e della sua armoniosa bellezza, hanno scritto in tanti, in tutti i tempi, ed è difficile inventarsi parole nuove per descriverne il fascino, soprattutto se non si è poeti. L’UNESCO l’ha dichiarata nel 1995 Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

José Saramago, scrittore portoghese e premio Nobel, era innamorato della Città e le ha dedicato parole che la descrivono con pennellate di emozione e passione profonde:

“Ed ecco Siena, la beneamata, la città dove il mio cuore si compiace veramente”. “Le tre colline su cui è costruita ne fanno una città dove non esistono due strade uguali, tutte contrarie ad assoggettarsi a qualsiasi geometria”. “Questo meraviglioso colore, il colore del corpo brunito dal sole, ma che è anche il colore della crosta del pane di granturco, questo colore meraviglioso va dalle pietre alla strada e ai tetti, addolcisce la luce del sole e si cancella dal viso le ansie e i timori”.

“Non può esservi nulla di più bello di questa città”. Piazza del Campo “una piazza inclinata e curva come una conchiglia, che i costruttori non vollero spianare ed è rimasta così, come se fosse un grembo”.

“Guardo i vecchi palazzi di Siena, case antichissime dove vorrei poter vivere un giorno, con una finestra tutta mia, affacciata sui tetti color argilla, sulle persiane verdi delle finestre, come nel tentativo di decifrare da dove venga questo segreto che Siena mormora e che io continuerò a sentire, benché non lo capisca, fino alla fine della vita”.